Nel tempo questa idea è rimasta evolvendosi, le possibilità di utilizzo si sono ampliate , l’ idea si evolve in un multirotore che possa andare dove ad altri multirotori è negato, con una struttura elastico protettiva che lo renda atto a volare in spazi stretti con la peculiarità di strisciare, rimbalzare o rotolare contro gli elementi e infine che sia sicuro x l’ incolumità delle persone e a prova di crash.
Così nella primavere 2012 mi sono messo a disegnare delle possibili forme e alla fine sono approdato ad una “quasi sfera” che poi è diventato il progetto finale dopo aver visto su youtube un video di americani che avevano progettato un tricottero a sfera che era praticamente l’ idea da cui ero partito, pensato però per un quadricottero.
La struttura che ingloba il multir. è meno di 100gr, in spiaggie di carbonio di 10x1mm. e 5×1 mm. legate tra loro con epossidica e fascette.
Le spiaggie di carbonio sono sovvrapposte fino al max di 3 strati, quasi tutta la gabbia è a 2 strati che gli conferisce un’ ottima robustezza e flessibilità.
L’ MR1 ha un peso senza lipo sui 800gr con l’ ambaradan fpv, è pensato x avere un payload di 250 gr. in maniera di poter caricare nella parte alta un borsino con eventuali elementi di primo soccorso.
I
Come scheda di controllo uso un naza V.1, i motori e-max da 1200 kw sono ribaltati a testa in giù x aumentarne l’ efficienza, eliche 8x 4.5 gem, regolatori da 25 A, lipo 3s 2200mah, corpo centrale in vetronite da 1,5mm. sagomata, bracci in massello di pioppo da 15x15mm.,
come si puo notare dalla foto sottostante, la gabbia ha la parte frontale superiore aperta in modo da permettere le riprese video con una camera all’ interno della gabbia senza che parti della gabbia nascondano la visuale nel volo fpv.
un test di accensione dei motori in volo con Steve